Per tali servizi AMAT si occupa degli aspetti pianificatori, normativi e di monitoraggio, curando la creazione di appositi database funzionali al controllo del servizio. AMAT collabora con il Comune di Milano per la stesura degli avvisi pubblici per l’individuazione dei soggetti interessati all’espletamento dei servizi e nel monitoraggio qualitativo dei mezzi messi a disposizione dell'utenza, eseguendo verifiche a campione in modalità mystery client (monitoraggio in incognito).
Nell’ambito del Car Sharing, nato nel 2001 con una sperimentazione station based con una flotta di 3 auto e 20 utenti, AMAT ha seguito l’andamento del servizio, traghettandolo verso la forma free floating (flusso libero), avviato nel 2013, che ne ha portato al successo su tutto il territorio milanese. Per quanto attiene il Bike Sharing in capo ad AMAT c’è, tra l’altro, l’attività di pianificazione delle nuove stazioni BikeMi, anche grazie al reperimento di fondi ad hoc per la loro realizzazione. AMAT ha anche curato il lancio dei servizi free floating occupandosi della parte pianificatoria e la stesura degli avvisi pubblici. Anche per lo Scooter Sharing AMAT ha effettuato studi volti alla definizione degli aspetti qualitativi e quantitativi del servizio, posti alla base degli avvisi pubblici che regolano il rapporto con i gestori attivi sul territorio comunale.
Infine, nel panorama della mobilità milanese si sono aggiunti i servizi in sharing con monopattini, espletati nel rispetto del Decreto del Ministero dei Trasporti n. 229 del 4 giugno 2019 e delle Deliberazione di Giunta n. 1262/2019 e 1537/2019, per i quali AMAT ha redatto appositi studi di benchmark confrontando le varie realtà europee che hanno già attivato sperimentazioni di questi mezzi. Anche in questo caso tale attività ha portato alla definizione dei parametri di servizio inseriti nell’avviso pubblico per l’ingaggio degli operatori privati.